Come si progetta e costruisce un packaging cosmetico

Come si progetta e costruisce un packaging cosmetico 900 900 Studio Concept S.r.l.

Sapresti riconoscere uno shampoo da un altro senza aver visto l’etichetta, proprio come un esperto sommelier? Non siamo abituati ad allenare questa capacità perché in realtà ci basta uno sguardo al packaging, che ci racconta molte cose del prodotto. Ecco perché è importante realizzare packaging coerenti con l’immagine di marca, con un design strategico e originale, ma al tempo stesso anche pratico alleato della logistica.

Creare un packaging beauty aderente alla strategia di marketing

Il punto di partenza di un packaging (in inglese, involucro) è sempre una riflessione sulle scelte di marketing e quindi economiche. Realizzare un packaging favoloso che però “divora” il budget di altre voci fondamentali come la distribuzione e la pubblicità, per esempio, non avrebbe senso. Quindi partiamo sempre dal conto economico, con i piedi per terra. E poi passiamo alla creatività pensando alla persona che dovrà essere attratta da questo modo di vestire il prodotto. Preferirà un packaging dai colori accesi o rigore ed eleganza? Adorerà i dettagli lucidi o l’aria rustica e naturale? In queste domande rientra la personalità del marchio e quella del potenziale cliente. Da un mix di questi due aspetti nascerà il nuovo packaging.

Packaging per cosmetici che funziona: cosa devi sapere

L’esposizione del packaging agli occhi del cliente è solo l’ultima tappa del viaggio del packaging. I prodotti cosmetici devono innanzi tutto essere protetti da contenitori adeguati e sicuri, che reggono il peso, mantengono le formule al riparo e si dosano facilmente. Il tutto rispettando le leggi che tutelano l’igiene e la salubrità dei prodotti cosmetici. Qui ci concentriamo sulla parte più esterna, ovvero la scatola, che nella maggior parte dei casi viene utilizzata per contenere flacone, boccette, tubi, scatole e fiale.

Gli step pratici del packaging beauty

Pensa sempre che il packaging deve rispondere a tante esigenze pratiche, che toccano i tre grandi pillar: tempo, spazio e denaro. Il design del packaging va elaborato in modo da ottimizzare la resa del foglio di stampa e a volte puoi raggiungere questo risultato semplicemente spostando la chiusura in un altro lato. E ricorda anche che la forma finale deve essere facile da maneggiare, resistente e in grado di ottimizzare lo spazio del punto vendita, sempre carente. Un’altra caratteristica fondamentale è la fotogenia. Oggi anche senza realizzare costose campagne pubblicitarie in TV o sui giornali, i prodotti devono essere sempre fotografati e filmati per le pubblicazioni sui siti e sui social. Qual è la resa visiva del tuo packaging anche nelle dimensioni ridotte della comunicazione mobile? Hai un packaging che crea un prodotto star?

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Packaging beauty: meglio il mockup virtuale o stampato?

Il mockup, ovvero il modello 3D, viene realizzato in fase di progettazione. La versione virtuale e quella stampata hanno caratteristiche diverse.

  • Mockup virtuale 3D: fondamentale in fase di ideazione soprattutto se si considerano molti punti di partenza diversi. La versione digitale consente di elaborare presentazioni più spettacolari anche a distanza e su grande schermo. È quindi il passaggio ideale per chi presenta la propria creazione a una grande azienda, con il team del cliente che si aspetta un grande show in sala riunioni.
  • Mockup stampato: è perfetto in fase di definizione finale o quando viene chiesto di apporre un bollo o altra comunicazione su un packaging esistente. La versione fisica rende l’idea in modo immediato ed è un passaggio molto utile per il creator, che potrebbe realizzarlo anche per sé. Sarà preferito anche dall’imprenditore di una piccola o media impresa, che desidera controllare di persona ogni aspetto e crede a quello che può toccare con mano.

Il primo compito del packaging beauty: informare

La scatola è il punto di contatto tra il consumatore e il prodotto che è al suo interno. Per questo deve essere informativa, riportare la tipologia di prodotto e tutto quello che è obbligatorio per legge. L’INCI, International Nomenclature of Cosmetic Ingredients, è l’elenco degli ingredienti da redarre obbligatoriamente. Pensa anche a eventuali certificazioni: il logo BIO o una certificazione dell’azienda… Nella maggior parte dei casi vale la pena inserirli sul packaging. In caso di contenuti importanti puoi sempre decidere di creare graficamente un simbolo specifico, per esempio “senza parabeni” oppure “98% ingredienti di origine naturale”.

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Imposta la grafica del packaging cosmetico con la prova “sviluppo”

Davanti alla marea di possibilità grafiche il foglio di progettazione rimane bianco? Inizia con una prova pratica. Prendi un packaging adatto come dimensioni al tuo prodotto e “apri” la scatola scollando le parti incollate e stendendolo in piano. Questo è lo sviluppo, nel quale vedi anche tutte le linguette utilizzate per i punti colla. Ora che è steso, in dimensioni reali, prova a inserire gli elementi visivi:

  • il nome del prodotto e il marchio stabiliti con la brand identity
  • la descrizione del prodotto (es per pelli secche, per capelli grassi etc)
  • le scritte di legge: l’INCI e altre diciture obbligatorie
  • i bolli con certificazioni o altro che vuoi comunicare in grande, come per esempio “Non testato su animali

Ovviamente puoi suddividere i contenuti nei 4 lati, lasciando sul fronte quelli che colpiscono di più al primo sguardo. E mantenendo uno spazio corretto per l’immagine.

Il packaging che funziona? Attira l’attenzione e sorprende

Possiamo pensare al packaging come a un oggetto del desiderio. Deve essere un packaging attraente a prima vista e descrivere lo status desiderato dal nostro potenziale cliente: lussuoso, eccentrico, ecologico, minimalista, tradizionale, innovativo… Come vuole sentirsi il consumatore a cui parliamo?
Il packaging cosmetico raggiunge davvero il top quando diventa un simbolo che si ostenta volentieri. L’obiettivo deve essere un packaging così piacevole da vedere che non sarà buttato neppure dopo il consumo del prodotto. Succede molto più spesso di quanto credi, per esempio con le scatole di profumo delle grandi marche.

Gli strumenti grafici per il packaging: Adobe Illustrator

Per realizzare il design e gli esecutivi per stampa di un astuccio di un prodotto cosmetico la maggior parte dei creator utilizza Adobe Illustrator, seguendo un iter in varie fasi di questo tipo:

  1. La base: i 4 lati. Facendo la prova di un cubo o di un parallelepipedo puoi creare 4 parti uguali e affiancarle.
  2. La parte superiore e inferiori: ad esse vanno collegate le linguette per l’incastro di chiusura.
  3. La chiusura laterale: un’ulteriore linguetta è quella che unisce i quattro lati, sarà chiusa con un punto colla dallo stampatore.
  4. Il tracciato per la fustellatura: con Adobe Illustrator crei il tracciato che consentirà il taglio perfetto della tua scatola.
  5. Il tracciato per la cordonatura: parliamo qui delle linee tratteggiate che sono in corrispondenza delle pieghe.
  6. La grafica: su questa base puoi inserire le grafiche immaginando la resa finale della scatola. Verifica sempre il budget di stampa: ci sono astucci con lavorazioni molto complesse che prevedono molti passaggi di stampa, abbinando quadricromia e pantoni, con finiture a caldo in sovrastampa, con effetti in rilievo della carta o con parti lucide o opache.

Un ultimo consiglio: qualunque sia la tua tipologia di prodotto, considera anche i vantaggi di un packaging eco sostenibile

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